Si tratta di uno stato psicofisico causato da una condizione di stress prolungato. Per la mia esperienza lo stato più acuto si verifica improvvisamente, ma ci sono tanti piccoli fastidi silenziosi che potresti non riconoscere, che portano poi all’esplosione del burnout vero e proprio.
I liberi professionisti sono particolarmente soggetti al burnout perché non hanno limiti lavorativi imposti e soprattutto all’inizio è molto difficile autoregolarsi.
Le cause principali sono:
Lavoro eccessivo
Isolamento
Preoccupazioni finanziarie
Riconoscere il burnout quando non è nella sua fase più acuta non è semplicissimo, molti sintomi sono simili ad altre situazioni di stress meno grave. Alcune sensazioni che potresti avere durante il burnout sono: sentirsi sempre stanchi e frustrati, perdere interesse nel proprio lavoro, avere difficoltà a concentrarsi, sentirsi ansiosi, diminuzione della produttività.
Se sei freelance non puoi scongiurare definitivamente il rischio di andare in burnout, capiteranno sempre quei periodi di stress che ti metteranno a rischio. L’ideale sarebbe riuscire a prevenire la fase più acuta e bloccante.
Per riuscire a prevenire questa situazione devi costruire delle abitudini sane che ti permettano di vivere in una condizione di equilibrio.
Prova a seguire questi semplici consigli:
Stabilisci obiettivi realistici: Siamo circondati da storie di successo. Questa cosa può essere sia positiva che negativa, perché da un lato i successi dei competitor possono essere un’ispirazione positiva, dall’altro, motivo di frustrazione quando ci accorgiamo di non riuscire ad eguagliarli nei tempi che ci eravamo stabiliti. Spesso il problema non sono le nostre capacità ma gli obiettivi e le tempistiche che ci siamo prefissati. Dividi sempre i tuoi obiettivi in micro goal semplici da raggiungere, questa cosa ti aiuterà ad essere meno frustrat* e gioire dei piccoli traguardi.
Scegli delle ore di lavoro prestabilite: Un freelance può gestire il proprio tempo come preferisce, questo non significa che dovrebbe lavorare per tutto il tempo e a qualsiasi ora. Scegli gli orari della giornata che preferisci dedicare al lavoro ma assicurati di fare le dovute pause e di non eccedere le 8 ore giornaliere (ad esclusione di rare eccezioni in cui è normale che possa capitare di dover lavorare di più).
Scegli dei luoghi da dedicare solo al lavoro: Anche per gli spazi vale la stessa regola. Il fatto che un freelance possa lavorare ovunque non significa che debba farlo sempre. Non prendere la cattiva abitudine di svolgere task lavorative in luoghi che dovrebbero essere adibiti allo svago. “La sera dopo cena rispondo ai commenti lasciati sul profilo del cliente mentre mi rilasso sul divano”, spoiler: non ti stai rilassando. Non tutti abbiamo la fortuna di avere in casa una stanza da adibire ad ufficio, perciò i confini, per chi lavora da casa, spesso diventano confusionari. Cerca di creare una netta separazione tra lo spazio che dedichi al lavoro e quello della tua vita privata. Un’abitudine che mi ha aiutata moltissimo è stata decidere di non mangiare mai più alla scrivania, dal caffè al pranzo veloce.
Dire di no: I clienti tossici non aiutano la tua pace interiore, anche se pensi che ne valga la pena per guadagnare un po’ di più non è così. Cerca di stabilire per ogni servizio un numero massimo di slot annuali e mensili, in questo modo non solo sarà più facile gestire la tua agenda, ma in più non avrai la tentazione di sovraccaricarti di lavoro.
Non trascurarti: Se la tua mente e il tuo corpo ti comunicano che devi prenderti una pausa, conceditela. Cerca di mantenere delle abitudini salutari, non saltare i pasti, non fare le ore piccole se non puoi recuperare le ore di sonno il giorno dopo.
Sii più ordinat* con le tue finanze: Una cattiva educazione finanziaria, oppure delle condizioni economiche precarie possono favorire il burnout. Imposta un pricing corretto per i tuoi servizi, in modo da aumentare i tuoi guadagni e cerca di creare un cuscinetto economico che ti permetta di sentirti al sicuro.
Confrontati: Probabilmente là fuori è pieno di freelance che ogni giorno affrontano problemi simili ai tuoi. Se stai cercando una community di freelance con cui confrontarti puoi iscriverti gratuitamente Freelance Club
Se sei già in burnout, come lo sono stata io, ti consiglio di seguire questi semplici suggerimenti che sembrano banali ma possono davvero fare la differenza.
Non chiuderti in te stess*: Non c’è nulla di cui vergognarsi, ti assicuro che moltissimi freelance attraversano questa condizione. Il confronto può aiutarti moltissimo a trovare la soluzione più adatta al tuo caso specifico.
Fai una pausa: Quando ci si trova nella fase acuta di burnout, la cosa migliore da fare è sicuramente prendersi una pausa e ritrovare il proprio equilibrio.
Fai qualcosa che ti piace: Se lavori molte ore durante il giorno di sicuro avrai poco tempo per dedicarti ai tuoi hobby. Cerca di fare qualcosa che ti renda felice e che non abbia nulla a che fare con produttività, formazione e altri argomenti che riguardano il lavoro.
Fai meditazione: La meditazione può aiutarti a ritrovare l’equilibrio e a rilassarti.
Passa del tempo con amici e familiari: A cosa serve lavorare se non ci si può godere del tempo con i propri cari? Ritagliati del tempo per frequentare i tuoi amici e stare con la tua famiglia.
Valuta l’idea di rivolgerti a un professionista: Il burnout è un problema psicologico molto serio, un professionista può aiutarti a tornare in forma ma anche a comprendere le cause che ti hanno portato a questa condizione.
Il burnout è una condizione molto comune per i freelance, l’ideale è avere un buon equilibrio vita/lavoro per mantenere i sintomi sotto controllo e intervenire nel momento in cui si presenta nella sua fase più lieve.
Ricorda che nessuno di noi ha il superpotere del lavoro h24, cerca di non paragonare la tua produttività a quella degli altri e stabilisci per te stess* dei ritmi che rispecchino davvero lo stile di vita che desideri.
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